1.
Dati, informazione, conoscenza e comunicazione 1.1. I dati 1.2. L’informazione
1.3. La conoscenza 1.3.1. Perché diciamo che la conoscenza viene creata? 1.3.2. Sapere e conoscere 1.4. Informazione e comunicazione 2.
La rappresentazione della conoscenza 2.1 I meccanismi di ragionamento 2.2 La memoria e l’apprendimento 2.2.1. La memoria a lungo termine 2.2.2. La memoria a breve termine o “memoria di lavoro” 2.2.3. Il rapporto tra la memoria lungo termine e la memoria a breve termine 2.2.4. L’apprendimento e l’organizzazione della memoria 2.2.5. L’attenzione e la selezione percettiva 2.2.6. Gerarchia e reticolarità
II Parte – Le mappe concettuali
3.
Le mappe concettuali 3.1. Ragione di essere delle mappe concettuali 3.2. Infine, cos’è la mappa concettuale? 3.3. Vantaggi dell’uso delle mappe concettuali 3.3.1. Le fasi preparatorie dell’attività didattica 3.3.2. L’attività in aula 3.3.3. L’utilizzo della mappa durante l’attività d’apprendimento o di ricerca cognitiva personale 3.3.4. La mappa come strumento di valutazione 4.
Storia delle mappe concettuali 5.
Elementi generali e componenti delle mappe concettuali 5.1. Le caratteristiche dei concetti 5.2. Le caratteristiche delle relazioni. 5.2.1. I tipi di relazione 5.3. La precisazione del concetto 5.4. Gli esempi o istanze di concetti 5.5. I tipi di concetto 5.5.1. Utilizzazione razionale del colore e della forma 5.5.2. L’uso corretto del colore, delle geometrie e delle misure dei simboli 5.5.3. Aspetti importanti nella scelta dei simboli geometrici e dei colori 5.5.4. La scelta dei colori 5.6. Utilizzo delle immagini e delle animazioni nella rappresentazione dei concetti e delle loro istanze 5.7. I percorsi semantici 5.7.1. Il ruolo dell’interazione con i percorsi semantici 5.7.2. La definizione di percorso semantico 5.7.3. Perché diciamo identificare e non “creare” i percorsi? 5.7.4. Risorse per l’identificazione dei percorsi cognitivi 5.7.4.1. Il modo induttivo 5.7.4.2. Il modo semiautomatico 5.8. Le dimensioni o sottomappe - il contesto 5.9. La mappa concettuale si legge? 6.
Le basi di conoscenza concettuale 6.1. Cos’è una Base di Conoscenza Concettuale? 6.2. Vantaggi dell’uso delle basi di conoscenza concettuale 7.
L’utilizzo della multimedialità e di documenti esterni 7.1. L’utilizzazione delle risorse multimediali in modo indipendente 8.
La qualità nella mappa concettuale. La mappa ben fatta 9.
La creazione della mappa concettuale 9.1. Creare una mappa partendo da zero 9.2. Creare una mappa partendo da un modello 9.3. La “prova del 9”: riesaminare la mappa realizzata 9.4. Come insegnare agli studenti come creare mappe concettuali 9.4.1. L’identificazione dei concetti che si desidera includere nella mappa 9.4.2. Metter in relazione i concetti che si pensa siano legati uno all’altro 9.4.3. Assegnare ad ogni relazione il tipo di relazione appropriata 9.4.4. Cercare un ordinamento gradevole per gli oggetti nella mappa 9.4.5. Assegnare ad ogni concetto il tipo di concetto che meglio lo definisce 9.4.6. Altre aspetti complementari e opzionali 9.4.7. Aspetti da evitare nella costruzione delle mappe 9.4.8. Strategie per avviare gli studenti nella costruzione delle mappe 10.
La ricerca nella mappa concettuale 10.1. La ricerca semantica 10.2. La ricerca testuale 10.3. La ricerca per tipo di concetto
III Parte – Insegnare con le mappe concettuali
11. Insegnare: con quali metodi possiamo favorire l’apprendimento? 11.1. La mappa concettuale come guida alla presentazione di un argomento 11.1.1. La mappa basilare, “incompleta”. 11.1.2. La mappa “completa” o
master map 11.1.3. La mappa “completa” o
master map di un argomento molto circoscritto 11.1.4. La mappa dell’insegnante come base di riferimento per la valutazione dello studente. 11.1.5. Mappe che presentano analogie orientate alla deduzione o inferenza di nuovi concetti 11.1.6. La mappa totale, prodotta dagli studenti e dall’insegnante insieme 11.1.7. Caratteristiche comuni dei metodi precedenti 11.1.8. Come non utilizzare le mappe in ambienti didattici, diretti e a distanza 11.2. Le mappe nella programmazione e l’organizzare dei corsi 11.2.1. Dal particolare al generale (bottom-up) 11.2.2. Dal generale al particolare (top-down) 11.2.3. Solo il piano organizzativo generale 11.2.4. Vantaggi dell’organizzazione del corso con le mappe concettuali 11.3. Valutazione di e con le mappe concettuali 11.3.1. Criteri per la valutazione quantitativa della mappa 11.4. La valutazione della mappa concettuale dello studente 11.4.1. La valutazione generica 11.4.2. La comparazione con una mappa modello 11.4.3. Assegnare un punteggio alla mappa concettuale 11.4.4. Alcune interessanti osservazioni “sul campo” 11.4.5. Effetti indiretti dell’utilizzo delle mappe concettuali nella valutazione generale dello studente 11.4.6. La valutazione automatica della mappa concettuale 12.
Il brainstorming 12.1. Il
brainstorming individuale o di gruppo? 12.2. Alcune semplici regole per far funzionare al meglio il
brainstorming di gruppo 12.3. Fare
brainstorming nella scuola 12.4. Organizzazione del
brainstorming
IV Parte – L’apprendimento con le mappe concettuali
13.
Apprendere con le mappe concettuali 13.1. Altre ragioni che favoriscono l’apprendimento con le mappe concettuali 13.2. La motivazione dello studente 14.
L’apprendimento visivo: il segreto per ricordare 14.1. La percezione visiva 14.2. La capacità visiva 14.3. Gli alfabeti visivi 14.4. L’apprendimento visivo con le mappe concettuali 15.
L’apprendimento attivo 15.1. Esercizi possibili con le mappe, orientati alla valutazione della conoscenza 15.2. Utilità delle mappe concettuali come strumento di studio per lo studente 15.3. Risultati dell’apprendimento con le mappe concettuali
V Parte – Altri mezzi grafici utilizzati nell’apprendimento
16.
Altri mezzi grafici utilizzati nell’apprendimento 16.1. Le mappe mentali 16.2. I diagrammi specializzati 16.2.1. I diagrammi di flusso 16.2.2. I diagrammi di causa – effetto 16.2.3. I diagrammi di processo
VI Parte – Utilizzi particolari delle mappe concettuali nell’apprendimento
17.
Le mappe concettuali come strumento della didattica destinata a persone con disabilità nell’apprendimento 17.1. Il disturbo da deficit di attenzione (DDA) 17.2. La dislessia 17.3. La sordità prelinguistica 17.4. Le mappe e la comprensione della lettura 17.5. Preparazione alla scrittura 17.6. La soluzione di problemi (o
problem solving)
VII Parte – Aspetti relazionati con le mappe concettuali e l’apprendimento
18.
Le mappe concettuali e l’ipertesto: l’ipertesto necessario (ideale), l’ipertesto probabile, e le mappe concettuali 18.1. La comparazione dei modelli della mappa concettuale e dell’ipertesto 18.2. La comparazione di entrambi modelli di navigazione 18.3. La comparazione della capacità semantica di entrambi modelli 18.4. La capacità di adattamento all’utente in tempo reale 18.5. La mappa concettuale, l’ipertesto e l’apprendimento 19.
L’informatica negli ambienti d’apprendimento 19.1. Il software per l’apprendimento 19.1.1. Le mappe fatte a mano 19.1.2. Considerazioni generali sulle strategie per l’insegnamento 19.1.3. Quando manca l’informatica tra gli strumenti per l’apprendimento 19.2. Internet e l’apprendimento 19.2.1. Caratteristiche di Internet come mezzo d’apprendimento ed in particolare con le mappe concettuali 19.2.2. Le mappe concettuali e Internet
[ Nuovo
nella seconda edizione in lingua spagnola (Aprile, 2007) ]
21. L'unicità della
gestione della conoscenza
21.1 La
conoscenza tacita e la sua componente principale:
il know-how (sapere-come)
21.2 La gestione
della conoscenza nell'impresa. 'apprendimento
organizzativo.
21.2.1 Un aspetto
fondamentale della conoscenza nell'impresa è la conoscenza tacita
21.2.2 La condivisione
della conoscenza
21.2.3 Il progetto della
gestione della conoscenza
21.2.4 La gestione di
processi
21.2.5 Aree di applicazione
nell'impresa
21.2.6 Il risultato di
utilizzare i metodi e strategie della GC
21.3 La gestione della conoscenza
nell'ufficio giuridico
21.3.1 Le
caratteristiche della conoscenza giuridica
21.3.2 L'insegnamento
ed apprendimento dei contenuti giuridici attraverso la gestione della
conoscenza
21.4 La gestione della conoscenza nella
biblioteca, nel centro d'informazione, nella biblioteca digitale o nei
centri intermediari dell'informazione
21.4.1 Facilitare l'interazione
dell'utente con la "base de conoscenza"
21.4.2 Knowledge Master produce basi
di conoscenza concettuale
21.4.3 La gestione di contenuti e
documenti
Appendice A. Esemplificazione dell’estrazione dei concetti da un argomento espresso in un testo
Appendice B. Brevissime descrizioni di altri metodi per la rappresentazione della conoscenza
Appendice C. Un esempio di come nasce un paradigma
Bibliografia di riferimento
Glossario
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